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Area Archeologica di Raffe
Nella Montagna Raffe, che è alta 460 metri a sud di Mussomeli, fra il fiume Salito e la contrada Buonanotte, proprio nel pendio di mezzogiorno, si sono ritrovate molte monete dell'epoca greca e rottami di vasi e lucerne.
Nella stessa località si osserva la pianta circolare di un edificio.
Molti anni addietro, un contadino trovò due verghe d'oro che vendette per 60 onze, nonché una piccola anfora di vetro che, dalla descrizione, sembra uguale a quella proveniente dal territorio di Sutera, e che si conserva nel museo di Palermo.
Quest'alto monte, che si eleva a picco, e che solo a sud presenta una salita scoscesa, sembra nella sua aspra forma destinata dalla natura ad essere inespugnabile, e come una fortezza naturale, usata da quella gente, cui faceva bisogno un luogo di difesa.
Non è improbabile che le grandi cisterne esistenti nella contrada Raffe rimontino anche all'epoca dei Romani, nella considerazione che costoro curando molta la costruzione di tali opere, e che son rinomati i condotti d'acqua, i bagni, le piscine, non meno che i pozzi e le cisterne di quell'età.
Inoltre le diverse lucerne ivi trovate accennerebbero al primo periodo dell'età cristiana, essendo uso di quei tempi di porre nelle tombe, accanto al cadavere, una lucerna fittile.
Molti reperti sono stati ritrovati in epoca anche recente, da tombaroli improvvisati, che in barba alle leggi, e approfittando che la zona non fosse controllata, si sono appropriati di reperti di grande valore archeologico.
Nella stessa località si osserva la pianta circolare di un edificio.
Molti anni addietro, un contadino trovò due verghe d'oro che vendette per 60 onze, nonché una piccola anfora di vetro che, dalla descrizione, sembra uguale a quella proveniente dal territorio di Sutera, e che si conserva nel museo di Palermo.
Quest'alto monte, che si eleva a picco, e che solo a sud presenta una salita scoscesa, sembra nella sua aspra forma destinata dalla natura ad essere inespugnabile, e come una fortezza naturale, usata da quella gente, cui faceva bisogno un luogo di difesa.
Non è improbabile che le grandi cisterne esistenti nella contrada Raffe rimontino anche all'epoca dei Romani, nella considerazione che costoro curando molta la costruzione di tali opere, e che son rinomati i condotti d'acqua, i bagni, le piscine, non meno che i pozzi e le cisterne di quell'età.
Inoltre le diverse lucerne ivi trovate accennerebbero al primo periodo dell'età cristiana, essendo uso di quei tempi di porre nelle tombe, accanto al cadavere, una lucerna fittile.
Molti reperti sono stati ritrovati in epoca anche recente, da tombaroli improvvisati, che in barba alle leggi, e approfittando che la zona non fosse controllata, si sono appropriati di reperti di grande valore archeologico.